Alcuni italiani, come già avviene Francia, hanno iniziato a lamentarsi della pretesa « malafede » dei difensori del « matrimonio per tutti » i quali affermo che « il Gender non esiste ». Ma questa non è malafede. Davvero. È in perfetta buona fede che mentono. E la loro menzogna contiene una verità che gli oppositori del Gender farebbero meglio ascoltare !
In realtà, il Gender non esiste se ci riferiamo a ciò che è nel cuore dei nostri avversari, che va designato piuttosto come eterosessualità. Questo è ciò che ho spiegato a Torino nel mese di luglio. Il Gender esiste nel cuore dei nostri avversari (e anche del 90% dei cattolici che confondono le differenze di genere con l’eterosessualità) sotto forma di eterosessualità. L’eterosessualità è una parodia della sessualità, è il diavolo travestito da differenza di sessi, è il cavillo retorico dell’omosessualità, e in fin dei conti è il libertinaggio bisessuale (etimologicamente, eterosessualità = « tutte le alterità al livello della sessualità »). Tutte le leggi che difendono l’omosessualità si basano sull’eterosessualità. La Chiesa cattolica non ha mai difeso l’eterosessualità (peraltro, nemmeno l’ha mai denunciata…).
Così, invece di presentarsi come vittime, gli oppositori del Gender dovrebbero essere oppositori dell’eterosessualità. Ciò permetterebbe loro di non collaborare inconsapevolmente con i loro avversari, e di non sentirsi impotenti, intrappolati. E soprattutto, potrebbero in questo modo evitare di difendere il Gender nella sua altra forma, la più comunemente accettata: quella dell’eterosessualità.
Il Gender esiste come ideologia etero-bisessuale. È per questo che abbiamo bisogno di parlarne. E l’omofobia esiste come « paura dell’uguale a sé », come « paura dell’omosessualità e degli omosessuali», come « attacchi reali contro le persone omosessuali », e come « identità e pratica omosessuale ». Anche in questo caso, dobbiamo parlarne.
Certains Italiens, comme en France, commencent à se plaindre de la soi-disant « mauvaise foi » des défenseurs du « mariage pour tous » qui disent que « le Gender n’existe pas ». Mais ce n’est pas de la mauvaise foi. Vraiment. C’est de bonne foi qu’ils mentent. Et leur mensonge contient une vérité que les anti-Gender feraient mieux d’écouter !
En effet, le Gender n’existe pas comme dans les termes qu’il existe dans le coeur de nos opposants, puisqu’il se nomme hétérosexualité. C’est ce que j’ai expliqué à Turin en juillet. Le Gender existe dans le coeur de nos opposants, et même dans 90% des catholiques qui confondent la différence des sexes avec l’hétérosexualité, en tant qu’hétérosexualité. L’hétérosexualité est une parodie de la sexualité, le diable déguisé en différence des sexes, la cheville rhétorique de l’homosexualité, et en réalité le libertinage bisexuel (étymologiquement, « toutes les altérités au niveau de la sexualité »). Toutes les lois qui défendent l’homosexualité s’appuient sur l’hétérosexualité. L’Église catholique n’a jamais défendu l’hétérosexualité (mais ne l’a jamais dénoncée non plus…).
Alors au lieu de victimiser, les anti-Gender devraient être des anti-hétérosexualité. Ça leur éviterait de collaborer inconsciemment avec leurs opposants, et de se sentir impuissants, piégés. Et surtout, ça leur éviterait de défendre le Gender sous son autre forme la plus communément admise d’hétérosexualité.