Gli italiani, loro, almeno osano parlare d’amore, di fede, di omosessualità (cf. questa foto della manifestazione milionaria di oggi, 20 giugno 2015, a Roma, con questi striscioni: « Difendiamo i nostri figli, frutto dell’amore tra un papà e una mamma »).
So anche che gli italiani hanno esplicitamente denunciato la violenza prodotta dall’unione civile nei confronti delle persone omosessuali e di ogni essere umano, poiché essa trasforma le persone negli angeli innamorati o negli animali che non sono.
Manca soltanto che il movimento anti-matrimonio gay italiano sia rappresentato da persone omosessuali come Giorgio Ponte e che esso denunci pubblicamente l’eterosessualità come suo nemico principale: così il successo è garantito.